Alla scoperta del Prosecco “col fondo”
Durante una delle gite enogastronomiche in compagnia delle mie sorelle ed altri amici, siamo approdati nella terra del Prosecco, a Valdobbiadene. Qui abbiamo scoperto, con estremo piacere, il vino “col fondo” che subito è entrato nelle nostre grazie. Di seguito alcune informazioni a riguardo e le cantine che abbiamo visitato.
Cos’è il “col fondo”
E’ un vino frizzante poco conosciuto fuori dal Veneto, chiamato così dai produttori della zona per via del residuo sul fondo della bottiglia. Viene fatto rifermentare in bottiglia senza alcuna filtrazione e a differenza del metodo classico non viene effettuata la “dégorgement”, quindi conserva all’interno il suo naturale deposito di lieviti. Si presenta nel calice con un colore più velato rispetto al Prosecco classico, questa caratteristica non va vista come un difetto ma come un pregio, rappresenta la genuinità e naturalezza del vino stesso, poco lavorato in cantina e estremamente digeribile.
Storia o leggenda narrano che prima dell’avvento del metodo Charmat/Martinotti il Prosecco si facesse così, poi la tecnica è andata in disuso soppiantata dall’autoclave, ritenuta da molti la tecnologia di fermentazione migliore per valorizzare il Prosecco.
Alcuni produttori hanno deciso di continuare a produrre Prosecco “col fondo”, che piace al pubblico per la sua asciuttezza e acidità (che si affievolisce allungando i tempi di fermentazione in bottiglia) e perchè trasmette un’idea di naturalità.
Si usa “caraffare” questo vino, per staccare il sedimento o il fondo di lieviti nobili, anche se ad alcuni piace berlo “al naturale”.
Cantine a Valdobbiadene
Vigneto Vecio
L’azienda agricola Vigneto Vecio della famiglia Miotto è situata nel cuore di S. Stefano, tra le verdi colline del Valdobbiadene DOCG, lungo la Strada del Prosecco che da Valdobbiadene prosegue verso Vittorio Veneto.
L’attività agricola della famiglia fa parte di una tradizione che già nel 1947 la vede premiata per la produzione del “vino da focaccia” proposto alla Mostra Assaggio Vini dei colli di Valdobbiadene; dalla vinificazione delle proprie uve, produce il prosecco di Valdobbiadene DOC tranquillo Campet, il prosecco di Valdobbiadene DOC spumante extra dry e dry e il Frizzante col fondo, caratteristico per la sua fermentazione in bottiglia.
Adiacente alla cantina si trova la struttura dell’agriturismo, nata dalla ristrutturazione dei locali che un tempo ospitavano la stalla ed il fienile.
Nei fine settimana si possono gustare i piatti tipici della cucina trevigiana quali la sopressa, il minestrone di fagioli, gli gnocchi, lo spiedo, il formaggio cotto e i dolci fatti in casa. Silvio Miotto ci ha accompagnati all’interno della cantina, fra assaggi di vino e cicchetti, passando per la cucina dove lo spiedo stava rosolando vicino al camino… non abbiamo potuto far altro che prenotare per la cena! Ottimo il “Mesi” vino col fondo rifermentato in bottiglia, che abbiamo gustato anche durante il pasto.
Il Follo
Il Follo è un borgo agricolo nel comune di Valdobbiadene, ai piedi della famosa collina del Cartizze, da cui l’azienda trae il proprio nome. Da molte generazioni la famiglia Follador si occupa di “follare l’uva”, che nel dialetto veneto significa pigiare l’uva e quindi produrre vino. Oggi è una delle realtà d’eccellenza nel panorama vitivinicolo italiano.
L’azienda produce Prosecco Frizzante e Spumante Extra Dry, Millesimato “Villa Luigia” Brut e Extra Dry, la cru Cartizze, un Cuvee Rosé e il “col fondo”.
Abbiamo visitato la cantina in compagnia di Vittorio Follador, che con i suoi racconti ci ha trasportati nel mondo del Prosecco, fra storia e tempi moderni, con passione e simpatia.
Adiacente alla cantina si trova l’agriturismo, dove poter trascorrere qualche giorno nella tranquillità’ del borgo, con splendida vista sulle colline circostanti ricoperte di vigneti.